Parlare del COVID-19 nel bel mezzo della pandemia non è certo cosa facile: bisogna avere rispetto nei confronti di chi ha perso i propri cari, di chi si trova nei corridoi di un ospedale a lavorare, di chi ha perso il lavoro o non sa cosa lo aspettati. Un racconto delicato, senza forzature, giocato tutto sull’ambivalenza del testo e sull’esigenza di mostrare un territorio desideroso di rincontrare, appena possibile, i propri ospiti.